Dopo la liberazione di Parigi nel 1944, accusato di collaborazionismo con il Terzo Reich, fu condannato a morte e giustiziato, avendo De Gaulle rifiutato di concedergli la grazia. La sentenza rimane un caso controverso nella storia giuridica francese, perché basata su "crimini intellettuali" piuttosto che su azioni militari o politiche, benché altri abbiano sostenuto che il reato di "intelligenza con il nemico" gli fosse sostanzialmente contestato non per le sue idee ma per attività di delazione contro ebrei e antifascisti portate avanti dalle pagine del giornale, anche se fu comunque l'unico scrittore collaborazionista a subire la pena capitale.
da Wikipedia