Risultati della ricerca - Auster, Paul, 1947-.
Paul Auster

Ascritto al cosiddetto Postmodernismo assieme ai suoi amici e colleghi connazionali Thomas Pynchon e Don DeLillo, fu protagonista della letteratura statunitense contemporanea, nonché di quella mondiale. La sua scrittura, diretta e incisiva, capace di scandagliare le angosce e le nevrosi dell'uomo di oggi e descrivere le solitudini delle vite contemporanee, in un mondo inesplicabile spesso dominato dal caso, inserita nel panorama della letteratura postmoderna, seppe fondere esistenzialismo, letteratura gialla e poliziesca, psicoanalisi, trascendentalismo e post-strutturalismo, in opere come ''Trilogia di New York'' (1987), ''Moon Palace'' (1989), ''La musica del caso'' (1990), ''Il libro delle illusioni'' (2002), ''Follie di Brooklyn'' (2005).
Fu un intellettuale la cui speculazione letteraria spesso sfociò in impegno civile e politico e che, attraverso i suoi libri, si interrogò spesso sul futuro del suo Paese. Fu infatti fra i compilatori degli oltre mille lemmi costituenti il pamphlet, ''Futuro dizionario d'America'' (''The Future Dictionary of America'', McSweeney's 2005) - teso a dare visibilità al malcontento da parte del movimento culturale e letterario statunitense rispetto alla ''leadership'' politica USA all'alba del terzo millennio. Nella lista dei partecipanti vi furono, fra i molti altri, scrittori come Stephen King, Jonathan Franzen, Rick Moody, Joyce Carol Oates, Jeffrey Eugenides, tutti impegnati in un ''divertissement'' letterario giocante con il futuro (guardando al presente e riflettendo sul passato prossimo). In particolare, nel pamphlet, egli definì Bush (''cespuglio'' in lingua inglese) - presidente degli Stati Uniti d'America in carica al momento della pubblicazione del libro - come un ''Arbusto velenoso di una specie estinta''.
La sua poliedrica produzione artistica - influenzata tra gli altri autori, da Franz Kafka, Samuel Beckett, Miguel de Cervantes, Kurt Vonnegut, Albert Camus - lo portarono alla creazione anche di importanti opere cinematografiche. Tra le più famose: ''Smoke'', ''Blue in the Face'' e ''Lulu on the Bridge''. Insieme a Lou Reed e Woody Allen, fu uno dei più famosi "cantori" contemporanei della Grande Mela, creatore di un universo letterario incentrato attorno alla ricerca dell'identità, del senso e del significato della propria esistenza, sia essa individuale o collettiva, storica o sociale. da Wikipedia