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Paul Adam

Collaborò a ''La Revue Indépendante'' prima di pubblicare in Belgio il suo primo romanzo, ''Chair molle'' (1885), che venne accusato d'immoralità, provocò scandalo e valse al giovane autore una condanna a quindici giorni di reclusione con la condizionale e una pesante ammenda.
Abbandonando il naturalismo, Paul Adam si rivolse al simbolismo. Contribuì a diverse riviste legate a questo movimento, animò ''Le Symboliste'' e ''La Vogue'' e fondò con Jean Ajalbert ''Le Carcan''. Nel 1886, collaborò con Jean Moréas a ''Le Thé chez Miranda'' e ''Les Demoiselles Goubert'' e pubblicò un romanzo intimista, ''Soi''. La sua fama cominciò con il romanzo ''Être'' (1888).
Partigiano del generale Boulanger, militò nei movimenti nazionalisti e tradizionalisti e, durante la prima guerra mondiale, si recò dalle truppe per sostenerne il morale e fondò la ''Ligue intellectuelle de fraternité latine'' («Lega intellettuale di fraternità latina»).
Nello stesso periodo, aderì all'Ordine Martinista diretto da G. Encausse ('Papus').
Parallelamente, pubblicò numerosissime opere: saggi, romanzi (nei quali ritrasse epoche e ambienti molto diversi fra loro), novelle, racconti di viaggio. Tra esse si possono citare i romanzi storici del suo ciclo napoleonico: ''La Force'' (1899), ''L'Enfant d'Austerlitz'' (1901), ''Au soleil de juillet'' (1903), nonché ''La Ruse'' (1903) e ''Stéphanie'' (1913), curiosa perorazione in favore dei matrimoni combinati rispetto ai matrimoni d'amore. da Wikipedia